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Il Museo del paesaggio culturale dell' Anglona (Sardegna)

FONDAZIONE MUSEAA

La Fondazione MUSEAA è stata costituita ufficialmente il 29 gennaio 2014 da un gruppo di giovani appassionati di cultura e tradizioni popolari. Dal 2012 i suoi  fondatori condividono un progetto culturale rivolto alla valorizzazione dei saperi legati al territorio dell’Anglona con l’idea di costituire un museo etno-antropologico ed un centro di studi  e documentazione del territorio.
Il gruppo dei soci fondatori, al quale hanno preso parte sia il  presidente dell'Associazione Oberaìa de Santu Jorzi che il Sindaco pro-tempore del Comune di Perfugas, è costituito principalmente da un insieme di abitanti, pastori, contadini, artigiani che sono portatori dei saperi tradizionali del territorio dell’Anglona.
All'interno della Fondazione MUSEAA è presente un Comitato Scientifico Permanente (CSP) composto da professionisti che operano in specifici settori dei beni demo-etno-antropologici (etnografia, museografia antropologica e antropologia visuale) che hanno il compito di coordinare la ricerca demo-etno-antropologica .
La Fondazione MUSEAA onlus, in quanto associazione no profit,  sino ad oggi, per portare avanti le proprie attività di carattere culturale si avvale della formula dell'autofinanziamento e del fundraising.
La Fondazione MUSEAA svolge la propria attività di studio e ricerca nel territorio della Sardegna, più precisamente nell'area storico-geografica dell'Anglona. La sua sede legale della fondazione è situata nel comune Perfugas (SS) presso i locali storici di su Monte (Monte Granatico). .

I SOCI - PARTNER DELLA FONDAZIONE

Comune di
Pèrfugas

Assessorato alla Cultura

Oberaìa de Santu Jorzi
de Pèrfugas

Associazione Culturale No Profit

Collezionisti
Privati

Collezionisti ed appassionati

MISSIONE

Gli obiettivi che la Fondazione si propone di perseguire riguardano principalmente la valorizzazione e la diffusione dei beni demo-etno-antropologici della Sardegna con particolare riferimento al territorio dell’Anglona. Nello specifico la Fondazione si occupa di:

  1. Costituzione di un centro di ricerca, documentazione visuale e conservazione per i beni demo-etno-antropologici dell'Anglona;
  2. Istituzione/realizzazione/allestimento del MUSEAA - Museo Etno-antropologico dell'Anglona - in cui poter esporre gli esiti materiali ed immateriali  della ricerca demo-etno-antropologica condotta dalla Fondazione MUSEEA;
  3. Gestione del patrimonio documentario del MUSEAA attraverso l'ordinamento e lo  studio dei materiali raccolti;
  4. Consulenza e assistenza scientifica alle amministrazioni locali nell'ambito delle iniziative  museali di interesse etnografico distribuite nel territorio regionale;
  5. Istituzione della “Rete Anglona”  un sistema museale integrato  cui potrebbero far parte Musei Antropologici, Case-Museo, Collezioni etnografiche e luoghi  della cultura in generale aventi carattere demo-etno-antropologico;
  6. Gestione diretta delle strutture di tipo culturale come circoli culturali, centri di ricerca,  musei, pinacoteche, collezioni pubbliche o private, ed in genere luoghi della cultura che  prevedono una fruizione pubblica;
  7. Realizzazione di mostre, convegni e incontri di studio sui temi di interesse  demo-etno-antropologico anche in collaborazione con altri organismi;
  8. Costruzione e gestione di una Mediateca composta da un archivio multisettoriale fotografico, sonoro e video;
  9. Produzione editoriale volta alla divulgazione dei dati prodotti dalle ricerche  demo-etno-antropologiche e dalle mostre della Fondazione.
  10. Laboratori Didattici.

ORGANI DELLA FONDAZIONE

AS

Assemblea dei soci

CD

Consiglio direttivo

CSP

Comitato Scientifico Permanete

CRC

Collegio Revisore dei Conti

Mietitura del grano a Perfugas. AtIM/MUSEAA fondo G.P Deperu

ANGLONA SURVEY

La Fondazione MUSEAA, conduce dal 2012 una ricerca sul campo volta ad indagare il patrimonio materiale e immateriale delle comunità dell'Anglona interna. Un patrimonio antropologico rilevante, quello delle comunità di  Bulzi, Chiaramonti, Erula, Laerru, Sedini, Martis, Nulvi e Perfugas, costituito dalle conoscenze, dai saperi, dai riti, dalla lingua e dalle pratiche, collettive che deve essere valorizzato e diffuso.

I campi d'indagine finora esplorati dall’Anglona Survey hanno riguardato principalmente le attività agricole, pastorali, silvicole e venatorie che hanno caratterizzato nel tempo le forme di gestione ed uso del territorio delle comunità dell’Anglona. Saranno previste, a partire dal 2016, ulteriori indagini sui temi riguardanti la sfera della socialità, la famiglia ed il mondo magico.

I metodi di indagine utilizzati nell’Anglona Survey sono stati differenziati in relazione al campo di  studio ed alle particolari fasi temporali legate alle produzioni del territorio. Si è alternata una ricerca documentale e di archivio di materiali già inventariati dal Comitato Scientifico Permanente della Fondazione stessa in collaborazione con l'ISRE Sardegna ad una ricerca sul campo volta alla individuazione di reperti ancora non censiti nel territorio dell’Anglona. A questa ricerca materiale si è costantemente affiancata una raccolta di documentazione audiovisuale cui stanno partecipando gli abitanti anglonesi. Inoltre si stanno predisponendo delle ricerche di antropologia visuale in occasione di particolari momenti legati alle attività agro-silvo-pastorali o di ritrovo collettivo per documentare le pratiche tradizionali e sociali ancora in uso nel territorio.

Il lavoro di ricerca e documentazione condotto dalla Fondazione MUSEAA, in sintonia con la Dichiarazione UNESCO per la salvaguardia del Patrimonio Culturale Immateriale, si propone di […] suscitare la consapevolezza a livello locale, nazionale e internazionale dell'importanza del patrimonio culturale immateriale e assicurare che sia reciprocamente apprezzato […]. La valorizzazione dei beni DEA, oltre a  rafforzare il legame che unisce le comunità al territorio, può diventare un'opportunità di aggregazione, crescita e sviluppo sia sociale che economico per le comunità coinvolte..

"Il museo antropologico deve documentare per rappresentare: il suo compito non si esaurisce nel salvare e tesaurizzare, ma è precipuamente fornire un'esperienza di massa alle culture" (Pietro Clemente 1996)

Bisaccia festiva proveniente da Sedini. Primo cinquantennio del 1900 AtIM/MUSEAA fondo G.P Deperu

PROGETTO MUSEAA

L'idea di realizzare un museo visivo-interattivo demo-etno-antropologico nella regione dell'Anglona nasce dal desiderio di rappresentare e raccontare in maniera dinamica ed interattiva le testimonianze materiali ed immateriali che sono state raccolte durante l’indagine demo-etno-antropologica svolta dai ricercatori della Fondazione MUSEAA.

I lavori di restauro dell’edificio del Monte Granatico, situato nel primo nucleo insediativo del Comune di Perfugas, sono stati finanziati dal bando Sviluppo e rinnovamento dei villaggi, misura 322, azione 1 promosso dal GAL Anglona-Romangia e si concluderanno entro il mese di ottobre 2015. Da quella data sarà possibile, grazie ad un finanziamento concesso dalla Fondazione Banco di Sardegna, iniziare i lavori di allestimento museale che riguarderanno una prima dotazione espositiva indispensabile per consentire una fruizione pubblica delle collezioni.

Al momento la Fondazione MUSEAA è alla ricerca di un ulteriore finanziamento per l'acquisto di un sistema di apparecchiature multimediali audiovisive-interattive volte a completare il metalinguaggio museografico del complesso espositivo.

Il deposito etnografico: le collezioni della Fondazione MUSEAA

La Fondazione MUSEAA detiene nei depositi messi a disposizione dall’amministrazione comunale, oltre 600 reperti dei 3500 stimati e attualmente in fase di acquisizione, provenienti dal mondo pastorale e contadino. Gli oggetti che compongono le collezioni sono stati donati o concessi in regime di comodato d'uso gratuito dai rispettivi proprietari alla Fondazione MUSEAA per una loro diffusione culturale e scientifica.

Le collezioni etnografiche sono state strutturate in 7 sezioni (legno, ferro, vetro, ceramica, pellame, fibre vegetali e tessili) e si compongono di reperti provenienti dalle comunità dell’Anglona e della Gallura, ascrivibili ad un arco temporale che varia dall’ultimo trentennio del Settecento fino al secondo cinquantennio del Novecento.

Il comitato scientifico, dopo aver provveduto al riconoscimento, all'inventariazione e alla pre-catalogazione degli oggetti, ne controlla costantemente lo stato di conservazione in attesa di una futura campagna di pulizia e restauro.

"Cantare, suonare, danzare, coltivare, raccogliere, mungere, intagliare, fondere, uccidere, morire, cantare, suonare,
danzare era la nostra vita. Eravamo felici."
 (Sergio Atzeni 1996)

Festa della Madonna degli Angeli a Perfugas. Seconda metà del 1900. ArIM/ MUSEAA fondo Budroni

MEDIATECA

La Fondazione MUSEAA comprende al suo interno un Centro di Ricerca e di Documentazione Antropologica Visuale del Territorio che dal 2012 ad oggi ha acquisito una quantità rilevante di beni ascrivibili al patrimonio fotografico e cinematografico dell'Anglona.

I materiali raccolti, sono stati organizzati all’interno di un archivio multisettoriale, suddiviso  in tre settori principali:

ARIM • ARCHIVIO IMMAGINI

L'Archivio delle Immagini ferme nasce nel 2014 con la costituzione della Fondazione MUSEAA. Il primo nucleo di immagini è stato acquisito dall’archivio fotografico dell’Oberaìa de Santu Jorzi, un’associazione culturale con sede nel comune di Perfugas che dal 2002 al 2013 ha condotto diverse ricerche volte al rinvenimento ed alla digitalizzazione del materiale fotografico d'epoca proveniente dalle comunità dell’Anglona.
L'ArIM è attualmente composto da immagini d'epoca, acquisite grazie alla collaborazione di collezionisti privati, e da immagini contemporanee donate da fotografi professionisti o  realizzate dal personale della Fondazione durante le indagini etnografiche.

ARV • ARCHIVIO VIDEO

L'Archivio Video è in fase di costituzione e comprende al momento materiali provenienti dai reportage realizzati dalla Fondazione durante le indagini antropologiche, da acquisizioni della Fondazione e da donazioni private.
I reperti più datati riguardano alcuni filmati amatoriali girati su pellicola da 8mm da cineamatori locali tra gli anni ’50 e ’60. Grazie alla collaborazione con l'Istituto Superiore Regionale Etnografico della Sardegna nel 2014 è stato possibile digitalizzare alcuni girati di interesse storico artistico ed antropologico. L'archivio è stato inoltre recentemente implementato con una collezione di documentari e film girati in Sardegna durante il Novecento.

ARS • ARCHIVIO SONORO

L'archivio sonoro nasce nel 2015 in contemporanea con l'ArV -Archivio Video della Fondazione. È costituito da materiali audio ascrivibili ad un arco temporale che varia dai primi decenni del Novecento ad oggi. Tra le varie registrazioni emerge un corpus consistente di materiali audio amatoriali sul Cantu a Chiterra (canto sardo accompagnato con la chitarra),  gare di poesia sarda improvvisata, organettisti e fisarmonicisti di ballo sardo, interviste e testimonianze legate all'ambito musicale etnocoreutico e alcune rare testimonianze di canti polivocali del nord Sardegna.

Antico carro Perfughese. ArIM/ MUSEAA fondo G.P. Deperu (2014)

INSTAGRAM MUSEAA

Il nostro Presidente ‘ad honorem’ Antonio Fois intervistato dalla giornalista @cliziastangoni per il TG di @videolinatv in occasione dei festeggiamenti di San Giorgio Martire di Pèrfugas

Guarda il servizio 📺 https://www.videolina.it/articolo/tg/2023/04/23/perfugas_la_festa_di_san_giorgio_tradizione_sentita_anche_dai_gio-78-1180084.html?fbclid=IwAR2XTIjdbRlEUubmHoTpAYr9fumtAZ_k5dawvpYfTfgdR-7JOo7dIwkU1cY

Santu Jolzi Perfugas
Balar Iscola de ballu Sardu Pèrfugas
Pro Loco Perfugas 2.0

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𝗠𝗼𝗺𝗲𝗻𝘁𝗼 𝗱𝗲𝗹𝗹𝗮 𝗹𝗮𝘃𝗼𝗿𝗮𝘇𝗶𝗼𝗻𝗲 𝗱𝗲𝗹𝗹𝗲 𝗽𝗮𝗹𝗺𝗲.🌿🌿
"𝘚𝘢𝘴 𝘱𝘳𝘢𝘮𝘮𝘢𝘴 𝘭𝘢 𝘨𝘪𝘶̀𝘨𝘩𝘪𝘢𝘯𝘵, 𝘴𝘢 𝘮𝘢𝘫𝘰𝘳𝘦 𝘱𝘢𝘳𝘵𝘦, 𝘢 𝘴𝘶 𝘱𝘦𝘵𝘻𝘶 𝘥𝘦 𝘴𝘶 𝘵𝘳𝘪𝘨𝘶 𝘤𝘩𝘪 𝘢𝘪𝘢𝘯𝘵.... 𝘯𝘢𝘤𝘩𝘪 𝘦𝘴𝘵 𝘶𝘯𝘢 𝘤𝘰𝘴𝘢 𝘣𝘦𝘯𝘦̀𝘪𝘨𝘩𝘪𝘥𝘢 𝘤𝘩𝘪 𝘢𝘯𝘥𝘢𝘪𝘢𝘵 𝘣𝘦𝘯𝘦 𝘢 𝘴𝘶 𝘭𝘢𝘰𝘳𝘦".

[Traduzione: Le palme (intrecciate e benedette), la maggior parte (degli agricoltori) le portavano nel terreno dove aveva seminato il grano...molti sostengono che sia un gesto beneaugurale e che faccia bene al frumento]

Testimonianza di Mario Fois, lavoratore autonomo, esperto nell`intreccio e nella lavorazione delle palme.

Immagine: Fotogramma tratto dal Film-Documentario "Sa Chida de Perfugas".
Abitazione del Sig. Mario Fois.
(in foto da sx Sig. Mario Fois e dx. Sig Giacomino Fois)
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𝗜 𝘀𝗼𝗰𝗶, 𝗶𝗹 𝗱𝗶𝗿𝗲𝘁𝘁𝗶𝘃𝗼 𝗱𝗲𝗹𝗹𝗮 𝗙𝗼𝗻𝗱𝗮𝘇𝗶𝗼𝗻𝗲 𝗠𝗨𝗦𝗘𝗔𝗔 𝘀𝗼𝗻𝗼 𝘃𝗶𝗰𝗶𝗻𝗶 𝗮𝗹𝗹𝗮 𝗙𝗮𝗺𝗶𝗴𝗹𝗶𝗮 𝗕𝘂𝗶𝗮𝗿𝗼𝗻𝗶 𝗽𝗲𝗿 𝗹𝗮 𝘀𝗰𝗼𝗺𝗽𝗮𝗿𝘀𝗮 𝗱𝗶 𝗧𝗶𝘂 𝗚𝗶𝘂𝗮𝗻𝗻𝗲𝗱𝘂.

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Tiu Giuannedu Buiarone (Perfugas) - Dimostrazione pratica dell`utilizzo della falce messoria.

[Ar.IM. Fondazione MUSEAA / fondo G.P. DEPERU © COPYRIGHT 2015] #anglona #sassari #sardegna #sardigna #visitsardinia #sardinia #sardinien #sardiniaexperience #sardegnaturismo #sardegnamusei #antropologiaculturale #antropologiavisuale #etnografia #igersardegna #istagramers #turismorurale #sardinialandscape #museaa #forestapietrificatadellanglona #hikinganglona #trekkinganglona #perfugas
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Giovanni Deperu -Responsabile Scientifico del MUSEAA - e Giacomo Serreli - Giornalista di @videolinatv -ospite al MUSEAA per le riprese del programma televisivo "Itinerari di Sardegna". #itineraridisardegna #videolina #perfugas #anglona #sassari #sardegna #sardigna #sardinia #sardinien #sardiniaexperience #hikingsardinia #sardegnamusei #antropologiavisuale #museografia #etnografia #musei #trekking #turismoesperenziale #forestapietrificatadellanglona #igersardegna #picoftheday #instagramers #turismorurale #turismosostenibile #turismolento #igers #visitsardinia #perfugas #sardinianlandscape #antropologia ...

Oggi la troupe di @videolinatv e il giornalista @Giacomo Serreli sono venuti a trovarci al #museaa A breve vedrete le riprese nel nuovo programma televisivo #itineraridisardegna #videolina #perfugas #anglona #sassari #sardegna #sardigna #sardinia #sardinien #sardiniaexperience #hikingsardinia #sardegnamusei #antropologiavisuale #museografia #etnografia #musei #trekking #turismoesperenziale #forestapietrificatadellanglona #igersardegna #picoftheday #instagramers #turismorurale #turismosostenibile #turismolento #igers #visitsardinia #perfugas #sardinianlandscape #antropologia ...

🔵 La competenza popolare considera la giornata della Candelora un momento cruciale per l’annata agraria. 🌱

🔵 In base agli eventi climatici che si manifestano durante questa giornata, i messajos ‘agricoltori’ traggono le previsioni meteo per i prossimi quaranta giorni.

[...] Nostra Segnora de sa Tzirriola,
o faghet bentu o ranzola,
Si no faghet ranzola e bentu,
barantas dies de malu tempus. [...]

Immagine: Panorama valli dell’Anglona Ar.IM. Fondazione MUSEAA / fondo G.P. Deperu 2023© COPYRIGHT

Testo: G.P. Deperu 2023 © COPYRIGHT

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𝗜𝗹 𝗱𝗶𝗿𝗲𝘁𝘁𝗶𝘃𝗼 𝗲 𝗶 𝘀𝗼𝗰𝗶 𝗱𝗲𝗹𝗹𝗮 𝗙𝗼𝗻𝗱𝗮𝘇𝗶𝗼𝗻𝗲 𝗠𝗨𝗦𝗘𝗔𝗔 𝗼𝗻𝗹𝘂𝘀 𝘀𝗶 𝘂𝗻𝗶𝘀𝗰𝗼𝗻𝗼 𝗮𝗹 𝗽𝗿𝗼𝗳𝗼𝗻𝗱𝗼 𝗱𝗼𝗹𝗼𝗿𝗲 𝗱𝗲𝗹𝗹𝗮 𝗳𝗮𝗺𝗶𝗴𝗹𝗶𝗮 𝗗𝗲𝗶𝗮𝗻𝗮 𝗽𝗲𝗿 𝗹𝗮 𝘀𝗰𝗼𝗺𝗽𝗮𝗿𝘀𝗮 𝗱𝗲𝗹𝗹𝗼 𝘀𝘁𝗶𝗺𝗮𝘁𝗼 𝘀𝗼𝗰𝗶𝗼 𝗚𝗶𝘂𝘀𝗲𝗽𝗽𝗲 ‘𝗣𝗲𝗽𝗲’ 𝗱𝗲 𝗖𝗼𝗿𝗿𝗲𝗮𝗺𝗲𝗮𝗻𝗮.--

📷Immagine: Corrameana - Perfugas (SS) ‘Fainas in s’arzola’ – La trebbiatura del grano.
Arch. Fondazione MUSEAA – Autore Immagine: G.P.Deperu , 2014.

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Tra i 𝗰𝗮𝗿𝗿𝘂𝘇𝗼𝘀 ‘vie’ del centro storico di Chiaramonti / Tzaramonte.

𝗦𝗮 𝗽𝗼𝗹𝘁𝗲𝘁𝗮 - finestrino ricavato nella parte superiore di un portone in legno - databile tra la fine del 1800 e i primi del 1900 -

Luogo: centro storico di Chiaramonti (SS).

immagine: Ar.IM. Fondazione MUSEAA / fondo G.P. DEPERU © COPYRIGHT 2022

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𝗟𝗲 𝗾𝘂𝗲𝘀𝘁𝘂𝗲 𝗱𝗶 𝗦𝗮𝗻𝘁`𝗔𝗻𝗱𝗿𝗶̀𝗮 𝗲 𝗶𝗹 𝗿𝗶𝘁𝗼 𝗱𝗲𝗹𝗹𝗲 🎃🎃 𝘇𝘂𝗰𝗰𝗵𝗲 𝗮𝗻𝘁𝗿𝗼𝗽𝗼𝗺𝗼𝗿𝗳𝗲 𝗱𝗶 𝗠𝗮𝗿𝘁𝗶𝘀 (𝗦𝗦)

In passato tutte le comunità dell’𝗔𝗻𝗴𝗹𝗼𝗻𝗮, l’ultimo giorno del mese di novembre, festeggiavano la ricorrenza di 𝗦𝗮𝗻𝘁`𝗔𝗻𝗱𝗿𝗶̀𝗮.

I festeggiamenti coinvolgevano sia gli adulti sia i bambini. I primi erano dediti alle questue di: vino novello #𝗺𝘂𝘀𝘁𝗮𝘁𝘇𝗼𝗹𝘂, frutta secca, salsiccia, lardo per le vie del paese. Diverse testimonianze orali e fonti scritte descrivono il rito di Sant’Andrea in Anglona come una sorta di mascheramento, attraverso l’utilizzo sia delle pelli intonse sia dei campanacci, padelle, catenacci e ferri. Il rumore prodotto avvertiva la comunità del passaggio dei questuanti.

Oggi, l’unica comunità dell’Anglona dove i festeggiamenti sono diffusi e godono di buona salute è #𝗠𝗮𝗿𝘁𝗶𝘀 (SS). Il rito prevede il coinvolgimento solo ed esclusivamente dei bambini, i quali preparano una 🎃zucca-lanterna dalle sembianze antropomorfe-zoomorfe.

I giovani questuanti, nel tardo pomeriggio, riuniti in gruppi, una volta accesa la candela introdotta all’interno della propria zucca, vagheranno per le vie del paese alla ricerca di: dolci, frutta secca e qualche moneta.

Immagine: Ar.IM. Fondazione MUSEAA / fondo G.P. Deperu 2015© COPYRIGHT

Testo: G.P. Deperu 2022 © COPYRIGHT

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𝗟𝗮 𝘀𝗲𝗺𝗶𝗻𝗮 𝗱𝗲𝗹 𝗴𝗿𝗮𝗻𝗼, 𝗹𝗲 𝗮𝗻𝗶𝗺𝗲 𝗱𝗲𝗴𝗹𝗶 𝗮𝗻𝘁𝗲𝗻𝗮𝘁𝗶 𝗲 𝗹𝗲 𝗾𝘂𝗲𝘀𝘁𝘂𝗲 𝗶𝗻𝘃𝗲𝗿𝗻𝗮𝗹𝗶 𝗶𝗻 𝗔𝗻𝗴𝗹𝗼𝗻𝗮.

Per gli agricoltori novembre era il mese dedicato alla semina del grano e dal buon esito, in passato, traevano il sostentamento per le proprie famiglie. Le comunità vivevano questo momento dell’anno agrario, legato ai processi di nascita e morte della natura, con profonda incertezza e paura per il futuro.

Le sementi, una volta deposte nella terra, venivano affidate idealmente ai morti-antenati, a coloro che abitano il sottosuolo, con il compito di proteggerle per tutta la durata dell’inverno sino alle prime piogge primaverili e alla successiva germinazione.

Le comunità, per superare questo particolare momento di crisi e incertezza, inconsciamente chiedevano protezione alle anime degli antenati. In cambio offrivano loro: preghiere, oboli in denaro e soprattutto cibi dei quali erano molto ghiotti.

In Anglona le offerte delle chircas -questue- invernali sono composte da più elementi: denaro (raramente), dolci secchi, frutta secca (morta) come: noci, mandorle, fichi secchi, castagne, nocciole; frutta di stagione: mele, pere, mela cotogne, melograni. Interessante ricordare come le noci, la frutta secca e i melograni sono presenti nella letteratura classica con rimandi specifici ai presunti gusti alimentari dei morti.

I bambini, per l’occasione, venivano identificati dagli adulti come le anime degli antenati deputate alla protezione delle sementi e dei campi che ritornano nello spazio dei vivi (sa bidda), per compiere le questue invernali e assicurare una buona annata.

Tra i riti invernali connessi al culto degli antenati che oggi hanno trovato un proprio spazio all’interno della religione Cattolica:

𝗦𝗮 𝗰𝗵𝗲𝗻𝗮 𝘀𝗼𝘀 𝗺𝗼𝗿𝘁𝗼𝘀

𝗦𝗮 𝗰𝗵𝗶𝗿𝗰𝗮 𝗱𝗲 𝘀𝗼𝘀 𝗺𝗼𝗿𝘁𝗼𝘀-𝗺𝗼𝗿𝘁𝗼𝘀

𝗦𝗮 𝗰𝗵𝗶𝗿𝗰𝗮 𝗱𝗲 𝗦𝗮𝗻𝘁’𝗔𝗻𝗱𝗿𝗶̀𝗮

Testo: G.P. DEPERU / 2021© COPYRIGHT

Bibliografia consultata:
Buttitta I.E.; I morti e il grano. Tempi del lavoro e ritmi della festa, 2006.

Immagine: Sos mortos-mortos; Pèrfugas (SS) Ar.IM. Fondazione MUSEAA
...

𝗔𝗽𝗽𝘂𝗻𝘁𝗶 𝘀𝘂𝗹 𝗽𝗮𝗲𝘀𝗮𝗴𝗴𝗶𝗼 𝗮𝗴𝗿𝗶𝗰𝗼𝗹𝗼 𝘁𝗿𝗮𝗱𝗶𝘇𝗶𝗼𝗻𝗮𝗹𝗲 𝗱𝗲𝗹𝗹`𝗔𝗻𝗴𝗹𝗼𝗻𝗮.

𝗕𝗶𝗱𝗮𝘁𝘁𝗼𝗻𝗲 (M.Maxia), termine che indica una fascia di terreni localizzata attorno al paese e anticamente utilizzata dalla comunità per la coltivazione di: frutteti, vigne e orti. Inoltre vi erano compresi anche i 𝗽𝗮𝗱𝗿𝗼𝘀, dei terreni utilizzati per il pascolo del bestiame.

Il termine Bidattone rimanda a una più complessa strutturazione e regolamentazione delle terre che in Anglona ormai è stata dimenticata dalla collettività.

Secondo gli studi di M. Le Lannou e di M.Maxia, in estrema sintesi, potremmo definire questa strutturazione paragonandola a degli anelli concentrici dove al centro stava:

⚪️𝘀𝗮 𝗯𝗶𝗱𝗱𝗮 ‘il centro abitato’
e attorno:
🔵suiles, bulvares e mandras;
🟢Bidattone e padros,
🟡seminerios e cunzados,
🟠saltos.

Testo: G.P. Deperu

Bibliografia Consultata:
Le Lannou, M.; Pastori e contadini di Sardegna. Tradotto e presentato da M. Brigaglia, 1984.
Maxia, M.; Anglona Medievale: luoghi e nomi dell`insediamento umano, 2001;

Immagine: Agro di Martis (SS) - anni `60 del 1900 - agricoltori posano di fronte a una coppia di buoi. Ar.IM. Fondazione MUSEAA / Coll. Fotografica A.COCCO ©
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𝗠.𝗟. 𝗪𝗮𝗴𝗻𝗲𝗿: 𝗮𝗽𝗽𝘂𝗻𝘁𝗶 𝗱𝗲𝗹 𝟭𝟵𝟮𝟭 𝘀𝘂𝗹𝗹𝗮 𝘃𝗶𝘁𝗶𝗰𝗼𝗹𝘁𝘂𝗿𝗮 𝘁𝗿𝗮𝗱𝗶𝘇𝗶𝗼𝗻𝗮𝗹𝗲 𝗶𝗻 𝗦𝗮𝗿𝗱𝗲𝗴𝗻𝗮.
[…] 𝑆𝑖 𝑑𝑖𝑠𝑡𝑖𝑛𝑔𝑢𝑜𝑛𝑜 𝑑𝑢𝑒 𝑠𝑝𝑒𝑐𝑖𝑒 𝑑𝑖 𝑐𝑜𝑙𝑡𝑖𝑣𝑎𝑧𝑖𝑜𝑛𝑒: 𝗮𝘀𝘀𝗮 𝘀𝗮𝗿𝗱𝗶𝘀𝗸𝗮 𝑒 𝗮𝘀𝘀𝗮 𝗰𝗮𝘁𝗮𝗹𝗮𝗻𝗮.
𝑁𝑒𝑙𝑙𝑎 𝑝𝑟𝑖𝑚𝑎 (𝑎𝑙𝑙𝑎 𝑠𝑎𝑟𝑑𝑎) 𝑙𝑒 𝑣𝑖𝑡𝑖 𝑠𝑜𝑛𝑜 𝑠𝑜𝑠𝑡𝑒𝑛𝑢𝑡𝑒 𝑑𝑎 𝑝𝑎𝑙𝑖, 𝑛𝑒𝑙𝑙𝑎 𝑠𝑒𝑐𝑜𝑛𝑑𝑎 (𝑎𝑙𝑙𝑎 𝑐𝑎𝑡𝑎𝑙𝑎𝑛𝑎) 𝑚𝑎𝑛𝑐𝑎𝑛𝑜 𝑖 𝑠𝑜𝑠𝑡𝑒𝑔𝑛𝑖 𝑒 𝑠𝑖 𝑙𝑎𝑠𝑐𝑖𝑎 𝑙𝑎 𝑣𝑖𝑡𝑒 𝑐𝑜𝑙 𝑐𝑒𝑝𝑝𝑜 𝑏𝑎𝑠𝑠𝑜, 𝑐𝑢𝑟𝑎𝑛𝑑𝑜 𝑝𝑒𝑟𝑜̀ 𝑐ℎ𝑒 𝑟𝑒𝑠𝑡𝑖𝑛𝑜 𝑎𝑙𝑐𝑢𝑛𝑖 𝑟𝑎𝑚𝑖 𝑣𝑖𝑔𝑜𝑟𝑜𝑠𝑖, 𝑎𝑓𝑓𝑖𝑛𝑐ℎ𝑒́ 𝑖 𝑔𝑟𝑎𝑝𝑝𝑜𝑙𝑖 𝑛𝑜𝑛 𝑡𝑜𝑐𝑐ℎ𝑖𝑛𝑜 𝑖𝑛 𝑡𝑒𝑟𝑟𝑎; 𝑖 𝑐𝑒𝑝𝑝𝑖 𝑠𝑖 𝑝𝑖𝑎𝑛𝑡𝑎𝑛𝑜 𝑎𝑙𝑙𝑎 𝑑𝑖𝑠𝑡𝑎𝑛𝑧𝑎 𝑑𝑖 𝑐𝑖𝑟𝑐𝑎 𝑢𝑛 𝑚𝑒𝑡𝑟𝑜 𝑔𝑙𝑖 𝑢𝑛𝑖 𝑑𝑎𝑔𝑙𝑖 𝑎𝑙𝑡𝑟𝑖.
𝐼𝑙 𝑡𝑖𝑝𝑜 𝑑𝑖 𝑐𝑜𝑙𝑡𝑖𝑣𝑎𝑧𝑖𝑜𝑛𝑒 “𝑎𝑙𝑙𝑎 𝑠𝑎𝑟𝑑𝑎”, 𝑝𝑖𝑢̀ 𝑎𝑛𝑡𝑖𝑐𝑜, 𝑒̀ 𝑞𝑢𝑒𝑙𝑙𝑜 𝑚𝑎𝑔𝑔𝑖𝑜𝑟𝑚𝑒𝑛𝑡𝑒 𝑢𝑠𝑎𝑡𝑜 𝑛𝑒𝑙𝑙’𝐼𝑛𝑡𝑒𝑟𝑛𝑜 𝑒 𝑑𝑎𝑝𝑝𝑒𝑟𝑡𝑢𝑡𝑡𝑜 𝑑𝑜𝑣𝑒 𝑖𝑙 𝑡𝑒𝑟𝑟𝑒𝑛𝑜 𝑒̀ 𝑓𝑜𝑟𝑡𝑒 𝑒 𝑙𝑒 𝑝𝑖𝑜𝑔𝑔𝑒 𝑠𝑜𝑛𝑜 𝑝𝑖𝑢̀ 𝑎𝑏𝑏𝑜𝑛𝑑𝑎𝑛𝑡𝑖.
𝐿𝑎 𝑐𝑜𝑙𝑡𝑖𝑣𝑎𝑧𝑖𝑜𝑛𝑒 “𝑎𝑙𝑙𝑎 𝑐𝑎𝑡𝑎𝑙𝑎𝑛𝑎”, 𝑐ℎ𝑒 𝑠𝑖 𝑎𝑑𝑎𝑡𝑡𝑎 𝑎𝑙𝑙𝑒 𝑟𝑒𝑔𝑖𝑜𝑛𝑖 𝑎𝑟𝑖𝑑𝑒, 𝑝𝑜𝑣𝑒𝑟𝑒 𝑑𝑖 𝑝𝑟𝑒𝑐𝑖𝑝𝑖𝑡𝑎 𝑧𝑖𝑜𝑛𝑖 𝑒 𝑏𝑎𝑡𝑡𝑢𝑡𝑒 𝑑𝑎𝑖 𝑣𝑒𝑛𝑡𝑖 𝑓𝑜𝑟𝑡𝑖, […]
BIBLIOGRAFIA:
WAGNER M.L. “La vita rustica della Sardegna riflessa nella lingua”; 1921; saggio introduttivo, traduzione e cura di Giulio Paulis. - Nuoro: Ilisso, 1996.

In foto : Primo piano– antico ceppo – presso vigna in agro di #Sedini - (SS).
immagini: Ar.IM. Fondazione MUSEAA / fondo G.P. DEPERU 2016© COPYRIGHT

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    Se desideri devolvere il tuo 5x1000 alla Fondazione MUSEAA, una volta compilata la dichiarazione dei redditi non devi far altro che porre la tua firma nell’apposito spazio presente all’interno del riquadro “Sostegno delle organizzazioni  non lucrative di utilità sociale” ed inserire nell’apposito spazio “codice fiscale del beneficiario” il codice fiscale della Fondazione MUSEAA onlus: 02555340906.
  2. DONAZIONE ATTRAVERSO VERSAMENTO SU CONTO CORRENTE
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    C'è un oggetto delle collezioni del MUSEAA che ti sta particolarmente a cuore? Con una donazione puoi finanziare il suo restauro attraverso l'opzione “adotta un oggetto”. Il tuo contributo verrà utilizzato solo ed esclusivamente per la pulizia, la manutenzione ordinaria e straordinaria del reperto da te scelto specificando il riferimento dell’oggetto nella causale del versamento.

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